lunedì 26 maggio 2008

DIPENDENZA DA CIOCCOLATO


Si può diventare dipendenti da qualsiasi cosa, perfino da cioccolato. Il “cioccolismo” (dall’inglese chocoholism), ovvero la dipendenza da cioccolato, è un disturbo che, per certi versi, può essere assimilato alla dipendenza da sostanze d’abuso. “Anche se poco conosciuto, il cioccolismo risulta un fenomeno di dimensioni sorprendentemente ampie nei Paesi occidentali” sostiene Giancarlo Colombo, ricercatore dell’Istituto di neuroscienze del Cnr (In-Cnr) di Cagliari e responsabile di uno studio sperimentale pubblicato sul numero di maggio della rivista Behavioural Pharmacology - fonti americane indicano che ad essere colpite maggiormente sono le donne, nella misura del 40%, mentre la popolazione maschile è coinvolta per il 15%”.


La ricerca sugli effetti gratificanti del cioccolato, condotta dall’In-Cnr di Cagliari ha riprodotto nei ratti la sindrome della dipendenza da cioccolato, fino a renderli schiavi della auto-somministrazione. Difatti anche gli animali si drogano e rappresentano dei validi modelli sperimentali dove testare la dipendenza e le possibili terapie. Per i ratti il cioccolato può diventare una vera ossessione, un bisogno compulsivo. “Più volte al giorno, per 20 minuti al massimo, abbiamo alloggiato i ratti all’interno di gabbie provviste di una leva e di un dispensatore per liquidi - spiega Colombo - mediante una procedura di condizionamento operante gli animali hanno imparato rapidamente che dieci pressioni sulla leva attivavano il dispensatore che erogava la cioccolata per 5 secondi. Nel corso dei 20 minuti della sessione, i ratti hanno premuto la leva 800-1.000 volte e consumato circa 30 millilitri di cioccolata, più o meno un decimo del loro peso corporeo”... [Fonte: La stampa]


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