"L'inarrestabile sviluppo industriale delle aree emergenti nel mondo nei trascorsi 200 anni ha incrementato la domanda d'energia di circa il doppio ogni cinquanta anni. Per mantenere invariato il tasso di crescita e quindi il nostro stile di vita lo stesso accadrà nel prossimo mezzo secolo...
In questo scenario urge quindi pensare all'utilizzo di fonti d'energia alternative che siano non solo efficienti tali da sostituire quelle di tipo fossile ormai esaurite, ma per la prima volta nella storia dell'umanità, anche all'impatto ambientale che ne consegue...
Lo studio condotto dal Prof. Mario Cotugno (Facoltà di Farmacia Universita' di Napoli e membro del gruppo di neuroscienze di PrometeoNetwork) propone l'utilizzo di farine animali provenienti da macellazione, come fonti di energie alternative per produrre energia elettrica e termica, con basso impatto ambientale. Queste farine si generano dal processo di cottura "a pressione", previa colatura del grasso attraverso insufflazione diretta di vapore.
Le matrici oggetto del processo di cottura sono: crani, intestini, colonne vertebrali e midolli spinali di bovini. Animali morti in allevamento o arrivati morti al macello.
Il processo di cottura genera un fase solida: le farine (Il processo è preceduto da una fase di triturazione e miscelazione), mentre il grasso, che rappresenta la fase liquida, viene "rimosso" prima della cottura attraverso l'uso diretto di vapore.
Queste farine vengono oggi utilizzate come combustibile dai cementifici, producendo, però un cemento di bassa qualità, mentre il grasso viene "raffinato", trasformato in biocombustibile ed utilizzato per produrre energia elettrica e acqua calda in un impianto di cogenerazione..."
Le matrici oggetto del processo di cottura sono: crani, intestini, colonne vertebrali e midolli spinali di bovini. Animali morti in allevamento o arrivati morti al macello.
Il processo di cottura genera un fase solida: le farine (Il processo è preceduto da una fase di triturazione e miscelazione), mentre il grasso, che rappresenta la fase liquida, viene "rimosso" prima della cottura attraverso l'uso diretto di vapore.
Queste farine vengono oggi utilizzate come combustibile dai cementifici, producendo, però un cemento di bassa qualità, mentre il grasso viene "raffinato", trasformato in biocombustibile ed utilizzato per produrre energia elettrica e acqua calda in un impianto di cogenerazione..."
[Fonte: http://www.newsitaliapress.it/]
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