"Che la musica entri nell’animo lo diceva già Platone più di duemila anni fa. Ma che le onde sonore spacciate on line riproducano gli effetti di cocaina, extasy, eroina, Lsd e marijuana è roba da maniaci del computer del terzo millennio. Trecento anni dopo le sonate di Mozart che sedavano le crisi epilettiche, i cybernauti si sono inventati le iDoser: bastano un pc, una connessione a internet e un paio di cuffie e la dose è pronta da consumare «sdraiati nel letto e possibilmente al buio», raccomanda il principale sito-pusher...
Il sistema funziona sulla base dei cosiddetti «battiti binaurali», sperimentati sul cervello negli anni Settanta dal medico newyorchese Gerald Oster. Spiega il professor Ferdinando Rossi, ordinario di Neurologia a Torino: «Vengono applicate alle orecchie frequenze diverse tra loro: la differenza crea una stimolazione nel cervello, tanto più forte quando più intense sono le onde. Le frequenze cerebrali vanno da 1 a 4 hertz per il livello Delta, quello del sonno profondo, ai 30 dello stato vigile, che corrisponde alla frequenza Beta». Le iDoser vengono sparate in un orecchio a 500 hertz, nell’altro a 510. Sono i dieci della differenza a provocare lo «sballo». Sono centinaia le pagine web dedicate alla nuova fusione, ancora più numeose le proposte. «Una dose - si legge su un sito - costa appena 3 euro, mentre un mp3 con Peyotl, cocaina, marijuana e oppio costano tra i 16 e 13 euro. Stessi prezzi per Lsd, extasi e morfina». Listini che la Guardia di Finanza conferma: «Il rischio - spiega il maresciallo Antonio Landi - è a lungo termine. Una volta scaricate da Internet sono riutilizzabili infinite volte. Senza contare che ne verranno prodotte altre e questo alimenterà un mercato che promette già centinaia di migliaia di clienti»... " [Fonte: www.lastampa.it]
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